Si rivolge alle donne:
- vittime di violenza;
- residenti nel territorio italiano:
- cittadine italiane;
- cittadine comunitarie;
- in caso di cittadine di Stato extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno, comprese le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o di protezione sussidiaria;
- in condizione di povertà, legata a uno stato di bisogno straordinario o urgente, dichiarato dal servizio sociale professionale di riferimento territoriale;
- seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione e da un servizio sociale.
Il Reddito di Libertà è un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza e dai servizi sociali.
Per accedere al contributo, nella domanda:
- il rappresentante legale del centro antiviolenza che ha preso in carico la donna deve attestare il percorso di emancipazione e autonomia intrapreso;
- il servizio sociale deve attestare lo stato di bisogno legato alla situazione straordinaria o urgente.
Il Reddito di Libertà è un contributo finalizzato a sostenere le donne nei
percorsi di fuoriuscita dalla violenza favorendo:
- l’autonomia abitativa e personale;
- il percorso scolastico e formativo dei figli minori.
Presa in carico del centro antiviolenza